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Web Blog delle Libertà

10 maggio 2006

Milano, simbolo della buona amministrazione

Di Gianluca Boari - 8 maggio 2006

I leaders della Casa delle Libertà sono intervenuti ieri al Palalido di Milano per appoggiare il candidato sindaco Letizia Moratti. La struttura era gremita di cittadini accorsi per sostenere colei che potrebbe, con il voto del 28 e 29 maggio, divenire il primo sindaco donna nella storia del capoluogo lombardo. Tra i tanti milanesi presenti sugli spalti, moltissimi erano giovani e giovanissimi, nota certamente piacevole per un centrodestra che dimostra di continuare a saper interpretare e rappresentare l'energia e la voglia di cambiamento.
Berlusconi, intervenuto dopo il sindaco uscente Albertini e il presidente della Regione Formigoni, ha voluto ribadire il significato nazionale di questa competizione elettorale, già evidenziato in precedenti occasioni. «Vogliamo continuare con l'esempio di buona amministrazione di Milano», perché la vera politica è «lavorare per mantenere le promesse, questo il principio di base della CdL». Per questo scopo, ha sottolineato Berlusconi, è stata scelta Letizia Moratti, una donna che ben incarna le peculiarità femminili: intuizione e concretezza.
Lavorare per mantenere le promesse significa essere stati in grado, in 5 anni di governo nazionale, di realizzare 36 riforme - devolution e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione alcune tra quelle citate. Forte il richiamo alla politica estera e all'orgoglio nazionale che deriva dall'essere stati in grado di imporre il peso dell'Italia a livello internazionale, contribuendo all'avvicinamento della Russia all'Occidente. Un Occidente che deve restare unito per combattere le grandi sfide della globalizzazione, tra cui anche quella del terrorismo internazionale.
Queste elezioni amministrative sono anche un'occasione per il popolo del centrodestra, cioè per la metà del Paese, di avere una rivincita democratica. Questo sentimento è palpabile stando tra la gente, facendo campagna elettorale sul territorio. La Casa delle Libertà è in ogni caso il «vincitore morale e politico delle elezioni nazionali» del 9 e 10 aprile. Berlusconi ha voluto nuovamente tornare sull'argomento, ribadendo le denunce di anomalie riguardanti sia le votazioni all'estero che in Italia. Pur accettando l'esito delle elezioni, occorre ribadire con convinzione che «non hanno portato un risultato conforme alla volontà degli italiani». Per questo motivo il Parlamento dovrà in futuro effettuare opportune verifiche, in particolare il riconteggio del milione di schede nulle. Partendo da questi presupposti non è ipotizzabile, in una vera democrazia rappresentativa, che i partiti della sinistra continuino ad occupare le principali cariche istituzionali. Citando il noto motto della rivoluzione inglese del ‘600: «No taxation without rappresentation», il Cavaliere ha ammonito le forze del centrosinistra che avanti di questo passo, senza l'elezione condivisa di un Presidente della Repubblica garante di tutti gli italiani, non si potranno escludere forme di protesta democratica estrema quali ad esempio lo sciopero fiscale.
L'intervento si è avviato alla conclusione con la citazione dei positivi risultati dell'azione di governo appena conclusa, soprattutto per quanto riguarda l'incremento del numero di posti di lavoro, la riduzione fiscale, l'aumento della spesa sociale per il capitolo della salute pubblica. Per ultimo Berlusconi ha voluto annunciare l'intenzione della CdL di votare Gianni Letta Presidente della Repubblica. Dopo gli interventi di Bossi, Casini e Fini ha preso la parola Letizia Moratti, visibilmente commossa per il grande calore dimostratole dai tanti sostenitori presenti. L'ex Ministro dell'Istruzione ha voluto sottolineare l'importanza dei valori dell'agire politico, valori spesso condivisi all'interno della società italiana e che per questo nessuna parte politica si può arrogare il diritto di considerarli proprietà privata. Questi sono il solidarsmo, la sussiadiarietà e soprattutto la libertà. Il riferimento ultimo non poteva che andare alle aspre contestazioni subite dalla Moratti in occasione della partecipazione ai cortei milanesi del 25 Aprile e del 1 Maggio. Al termine della manifestazione il presidente Berlusconi, contagiato dall'entusiasmo dei cori intonati dagli spalti che lo invitavano a «non mollare mai», ha voluto avvicinarsi a salutare i ragazzi.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

http://casadelleliberta.blog.kataweb.it/

19:47  
Anonymous Anonimo said...

Perche non:)

05:20  

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