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Web Blog delle Libertà

10 febbraio 2006

La Margherita sconfitta sulle coppie di fatto

«Chi ha voluto i Radicali ora si gratti questa bella rogna» ha affermato il leader dei Comunisti Italiani Diliberto al termine dell'acceso vertice unionista durato la bellezza di sei ore. Frase che la dice lunga su quelle che sono i rapporti all'interno della coalizione di centrosinistra.

Emma Bonino, che ha partecipato al vertice al posto del povero Boselli ormai oscurato, ha abbandonato il vertice a seguito del mancato riconoscimento del temine «PACS» e dell'indicazione esplicita dell'abolizione dei finanziamenti alla scuola privata. Da quanto viene anticipato dai quotidiani il programma che sarà presentato domani alla stampa conterrà per lo più, come c'era da aspettarsi, frasi generiche e poco comprensibili che lasciano spazio ad ogni interpretazione possibile. Possiamo far partire la rassegna delle banalità unioniste dalla politica internazione, in particolar modo dal tema del ritiro delle truppe italiane dall'Irak che dovrà essere «ritiro immediato nei tempi tecnici necessari» che è come non dire assolutamente nulla. Per quanto concerne l'argomento più spinoso in termini di politica occupazionale si invoca «il superamento della legge 30» che può voler dire sia abolizione che riforma della stessa. In termini di politica energetica si invoca il ricorso alla fusione nucleare «senza scorie radioattive» lasciando il campo della politica per quello forse più entusiasmante della fantascienza.

Il tema del riconoscimento delle coppie di fatto rappresenta invece qualcosa di più definito e le arrabbiature della Bonino non sembrano poi così giustificate. Il Corriere della Sera titola: «Le condizioni di Rutelli - mai simil-matrimoni». Nell'articolo viene portata avanti la tesi di un Rutelli accanito oppositore dei i Pacs, enfatizzando in questo modo la presunta vittoria della Margherita riguardo la difesa del concetto di famiglia. Sull'Unità troviamo invece in prima pagina il titolo: «L'Unione alla fine trova l'accordo anche sui Pacs» che rimanda a pagina 7 per gli approfondimenti. L'Unità sottolinea il concetto di «riconoscimento giuridico» delle coppie di fatto e riporta integralmente il testo contenuto nel programma: «L'Unione proporrà il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto. Al fine di definire natura e qualità di una unione di fatto non è dirimente il genere dei conviventi e il loro orientamento sessuale. Va considerato piuttosto criterio qualificante il sistema di relazioni sentimentali, assistenziali e di solidarietà la loro stabilità e volontarietà».

Quanto è scritto sul quotidiano dei Ds ci sembra questa volta rappresentare meglio la realtà delle cose. Il voler portare avanti il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto e non semplicemente nuove formule in termini di diritto privato come aveva in realtà proposto la Margherita, rappresenta il riconoscimento «di fatto» dei Pacs. Il dissenso della Bonino sembra quindi strumentale, legato unicamente ad un uso mancato di un termine da usare in campagna elettorale a proprio beneficio. Strumentale è anche il mancato utilizzo di tale definizione per la paura di scontentare parte dell'elettorato moderato. Nei prossimi giorni il programma dell'Unione sarà reso pubblico nella sua interezza, se quanto anticipato oggi dai giornali troverà affettivamente conferma occorrerà registrare una sconfitta della Margherita su un tema delicato e importante per il mondo cattolico.